di Marino Calcinari – da Monfalcone – Nel Nordest d’Italia proveremo a costruire una iniziativa ed una proposta per un nuovo modello di sviluppo i cui parametri siano l’eco compatibilità delle produzioni, la valorizzazione dei porti , delle ferrovie , delle nuove reti di comunicazione digitale, politiche di diritti per il lavoro e programmi di giustizia e dignità sociale. Il 31 gennaio 2020 a Monfalcone nella sala Conferenze dell’ Hotel Europalace, in via Callisto Cosulich si confronteranno lavoratori, sindacato, ,associazioni ambientaliste, istituzioni , esperti e imprenditori in un Convegno che vuole ragionare su una ipotesi di sviluppo della Macroregione Ionico-Adriatica (MRIA) in un rinnovato quadro di sinergia produttiva ed infrastrutturale tra le regioni dell’ area litorale e costiera del nordest adriatico.
L’ iniziativa è stata pensata ed organizzata dal Circolo del Manifesto di Trieste “Raffaele Dovenna”, dall’ Associazione “Porto Futuro” di Monfalcone, ed ancora dal circolo culturale “Tina Modotti” di Trieste. Nell’arco della giornata la prima riflessione indagherà gli aspetti attuali del lavoro e dell’ economia dei porti nell’area costiera del litorale che unisce Italia, Slovenia, Croazia, quindi lo sviluppo del sistema portuale tra Trieste e Monfalcone, nelle sue sfaccettature che interessano la logistica, la sicurezza, l’ occupazione, i diritti dei lavoratori.
La seconda tranche dei lavori prevede , col contributo e la partecipazione di lavoratori e delegati sindacali, un confronto ed una analisi sui temi della crisi della manifattura e la necessità di un nuovo modello di produzione industriale – sono emblematici in quest’ area,anche se per diverse motivazioni, il caso Fincantieri a Monfalcone e quello della Ferriera a Trieste – fondato su progetti compatibili e sulle bonifiche del territorio le connessioni tra lavoro , ricerca scientifica, politiche di superamento del lavoro precario, bonifiche e reindustrializzazione controllata del territorio. La novità dell’ iniziativa sta nella modalità con cui si è scelto di procedere, sollecitando cioè gli interlocutori cui ci siamo rivolti non tanto a dare delle riposte , ma formulando più realisticamente le corrette domande. Ne citiamo qualcuna: Il futuro di Trieste , della Venezia Giulia e del suo retroterra sono possibili senza una più stretta connessione tra un nuovo modello di sviluppo urbano, la connessione tra lavoro, occupazione, ricerca scientifica, il rilancio strategico dell’ industria e di tutti i settori produttivi?
In quale misura un progetto di sviluppo concepito su queste basi potrebbe inserirsi nel più ampio contesto geopolitico della macroregione ionico – adriatica ?
Quali iniziative possibili e quali strumenti aiuterebbero una più efficace armonizzazione della tante strategie che oggi insistono su questa macroarea e che attualmente si traducono nei progetti del Corridoio Baltico-Adriatico, del Canale Fluviale Egeo-Danubiano, della BRI( Belt and Road Initiative)?
A partire da quali opzioni potrebbe delinearsi la realizzazione di un unico waterfront del Nord Adriatico nell’ area del litorale che corre da San Giorgio di Nogaro a Fiume/Rijeka?
E’ possibile, e se sì come, prestabilire una politica di collaborazione e di scelte non competitive tra le diverse realtà territoriali- statuali, imprenditoriali, industriali, sindacali, etc – oggi interessate al comune sviluppo dei loro territori ed alla valorizzazione delle risorse che esse detengono?
La necessità di salvaguardare uno standard minimo di eco-compatibilità tra i progetti e le future realizzazioni e modifiche che interesseranno i territori sarà o meno vincolata o indirizzata in direzione di politiche ambientali non meramente conservative? Altre domande si aggiungeranno così nei lavori della giornata. Ci sono infine due appuntamenti che anticipano l’ iniziativa.
Martedi’ 28 gennaio a Trieste presso il Centro “Veritas” di via Monte Cengio, a cura del Circolo Modotti e dell’ Associazione culturale “ZENO”, Sergio Bologna presenterà il suo libro “Ritorno a Trieste-scritti over 80 , 2017-2019”, un testo che dedica molte pagine ai temi del lavoro, delle sue trasformazioni, alle politiche marittime ed dell’automazione. La presentazione dell’ iniziativa a Monfalcone avverrà infine giovedi 30 gennaio 2020 alle ore 11 presso il Circolo della Stampa di Trieste in Corso Italia 13.
Inoltre il 31 gennaio si terrà una iniziativa a Monfalcone per esaminare le varie problematiche che riguardano il territorio ( Fincantieri, crisi industriali a Trieste, siti inquinati, bonifiche, ecc.)e per costruire domande non formali nè eccessivamente realistiche ai nuovi scenari geopolitici che si vanno prefigurando a Nordest con la Belt and Road Initiative temuta da molti. Volantino (pdf)