Il 26 maggio 2021 la Commissione Affari Esteri ha trattato la questione della Bielorussia. Il punto è stato aggiunto all’ODG su proposta del Presidente a seguito del dirottamento, avvenuto il 24 maggio, dell’aereo di linea Ryanair in volo da Atene a Vilnius e costretto ad atterrare a Minsk in Bielorussia perché le autorità bielorusse potessero arrestare il giornalista Potasevich e la sua compagna.
Al dibattito era presente, in collegamento da Vilnius, Svetlana Tikhanovkaya, dell’opposizione bielorussa, candidata alle Presidenziali al posto di suo marito Serghei Tikhanovsky agli arresti ed ancora prigioniero.
Svetlana Tikhanovskaya ha citato i quattro episodi che dimostrano l’aggravarsi della situazione nel Paese dalle elezioni di agosto ad oggi: la chiusura di TUT BAY media indipendente; la morte dell’oppositore Ashurak; il rinvio delle elezioni di un anno e mezzo al 2023; il dirottamento del volo Ryanair.
“È da agosto scorso che i cittadini vivono nel terrore” ha sostenuto” e la reazione europea non deve limitarsi a quest’ultimo episodio ma affrontare l’intera situazione della repressione di tutte le libertà.” Ha sollecitato piani europei e nazionali per sostenere le forze democratiche in Bielorussia. Non riconoscere il regime di Lukashenko e approvare il 4° e 5° pacchetto di sanzioni. No a investimenti e linee di credito alle banche. “Non esitare aspettando gli sviluppi della situazione. Ora è il momento di agire” sono state le sue parole conclusive.
Il Rappresentante del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS) ha definito “atto contro il diritto internazionale” il dirottamento aereo ed “atto abietto” l’arresto del giornalista. La reazione europea è stata immediata con il divieto di sorvolo dello spazio europeo per l’aviazione bielorussa e con il blocco dei voli verso quel Paese. Un’indagine urgente valuterà tutte le conseguenze di un atto che ha superato “la linea rossa”. Nel frattempo, si attueranno sanzioni aggiuntive e mirate.
Allo stesso tempo l’Unione Europea ha previsto un investimento di tre miliardi di euro in favore della società civile e della popolazione perseguitata. Da agosto ad oggi si sono susseguiti episodi repressivi. Da ultimo, il 18 maggio,15 lavoratori dei media indipendenti sono stati arrestati. Le accuse contro gli oppositori si tramutano immediatamente “reati penali” e, ad oggi, vi sono stati: 400 arresti, 35.000 sanzioni,3000 procedure penali, 1500 casi di tortura o maltrattamenti impuniti.
I parlamentari che hanno preso la parola hanno condiviso la linea di fermezza verso il regime e, allo stesso tempo grande sostegno e vicinanza verso la popolazione che aspira ad un cambiamento democratico.
La discussione può essere seguita sul video della riunione.