Presentiamo questa settimana “Appunti per un femminismo transindividuale”, un denso saggio di Natalia Romé, teorica femminista argentina, pubblicato su Effimera.
Quale la posta in gioco di una teoria femminista che non voglia ricadere in un gioco ideologico, si domanda Romé. Si tratta in fondo di connettere la teoria con il sommovimento del reale, in una “scienza scismatica” ( Balibar ), animata da una condizione polemica costitutiva. La base è nel saper decifrare il reale inconscio della riproduzione sociale (Althusser), nelle sue leve ideologiche e materiali, guardando a una dimensione transindividuale, a ciò che esiste e lega relazionalmente i soggetti. Questa dimensione attraversa anche i femminismi: dalla critica del concetto atemporale di genere in Butler (Fraser, Arruzza), a quella di intersezionalità come rapporto tra categorie equipollenti. Esiste, alla base, un “salto”, un punto cieco che non permette di saldare il divario tra trasformazioni economiche e politiche e dimensioni soggettive dei rapporti. Romé si avvale del concetto di surdeterminazione espresso da Althusser per mettere in rilievo ciò che attraversa il sociale e lo psichico al di là della forma cosciente. In ogni società non è possibile determinare l’economico senza pensare alla pluralità di livelli che lo legano ad altri livelli. E, tuttavia, non esiste solo una via di fuga in un non-luogo escheriano (qui si intenda la struttura paradossale e borgesiana dei lavori di Escher). Scrive Althusser in Per Marx: “Marx ci dà in mano gli estremi e ci dice che è in mezzo che dobbiamo cercare: da una parte la determinazione in ultima istanza ad opera del modo di produzione (l’economia), dall’altra le relative autonomie e la loro efficacia specifica.” Scrive ancora Althusser, rimandando a una temporalità marxiana non empirica o grossolanamente teleologica: “L’ora dell’ultima istanza non suona mai, né al primo momento né all’ultimo.” Suona però, forse, l’ora del femminismo transindividuale?
Paola Guazzo
Link all’articolo: https://effimera.org/appunti-per-un-femminismo-transindividuale-di-natalia-rome/
Natalia Romé è Senior Researcher all’Istituto di Ricerca Gino Germani dell’Università di Buenos Aires, dove coordina il Programma di Studi Critici su Ideologia, Tecnica e Politica. Fra i suoi lavori: La posición materialista (EDULP, 2015) e For Theory. Althusser and the politics of time, Rowman and Littlefield, 2021.