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Aiutiamole ad aiutarci

di Sandro Medici –

Alle prossime elezioni europee di fine maggio si paleserà quanto consistente e quanto pericolosa sia la spinta reazionaria e razzista nel nostro continente. Quanto i popoli europei verranno contagiati dalla demagogia autoritaria e risucchiati nella meschineria dell’egoismo sociale. Quanto le classi subalterne, per dirla con la manualistica marxista, sfuggiranno alle classi dominanati per affidarsi a nuovi e più feroci sfruttatori. Quanto insomma le vittime si consegneranno ai loro carnefici.
Non che le suddette classi subalterne non abbiano ragioni e consapevolezza di quanto siano maltrattate e marginalizzate: e di quanto l’attuale assetto europeo scarichi proprio su di loro l’impatto della crisi economica, spossessandole e indebolendole. Anzi, la crescita di queste nuove destre è la diretta conseguenza delle attuali politiche antisociali, che hanno generato squilibri economici e diseguaglianze sempre più accentuate. Impoverendo i poveri e arriccchendo i ricchi.
Tra queste due “soluzioni” è ora in corso uno scontro politico; ma uno scontro solo apparentemente antagonista. Entrambe ambiscono a governare i processi economici con un’impronta seccamente liberista, favorendo entrambi accumulazione e profitto, oltreché prosciugando la spesa sociale e indebolendo la funzione pubblica. Sono compagini politiche certamente diverse, per idealità, cultura e stile, ma non molto dissimili nell’aderire a un modello di sviluppo che alimenta gli interessi e comprime i bisogni.
Sia gli uni che gli altri vanno dunque contrastati. E la possibiltà c’è. Unendo e rilanciando le sinistre europee, che nella dimensione continentale rappresentano un’alternativa credibile e autorevole. E che perfino qui da noi, dopo anni di reciproche ostilità e dannose rivalità, sono riuscite a offrirsi con una fisionomia elettorale sincera e promettente. Ora aiutiamole ad aiutarci.