6 marzo 1984
Inizia lo sciopero dei minatori britannici per impedire la chiusura di venti giacimenti carboniferi nel Regno Unito con il conseguente licenziamento di circa 20.000 minatori. Lo sciopero si protrasse per oltre 51 settimane, durante le quali tra i lavoratori si registrarono 2 morti, 710 licenziamenti e 10.000 procedimenti giudiziari, e si concluse con una sostanziale sconfitta dei sindacati e la consolidazione della politica liberistica di Margareth Thatcher.